Lasciate ogni speranza o voi che entrate: cronaca semiseria di unagiornata a Pitti Fragranze - seconda parte

Pubblicato il 9/18/2015





Dopo il primo post di ieri, ecco che riprende il mio itinerario a Pitti Fragranze 2015.

Un'altra piacevole sorpresa è stata incontrare Giuseppe Imprezzabile, in arte Meo Fusciuni, schivo ma valente aromatario di origine siciliana, che da un po' di tempo non frequentava questo tipo di manifestazioni.  

Sempre cortese con chiunque, pur se assediato da compratori e appassionati, Meo è un grande viaggiatore e mi ha raccontato che sta preparandosi a partire per la Cambogia.

Stavolta però non sarà un viaggio alla ricerca di materie prime aromatiche, bensì un percorso di conoscenza personale.  
Per quel che ho capito di Meo, il suo incontro con quella magnifica e dolente terra d'Asia produrrà un altro capolavoro olfattivo: sono curiosa di vedere come integrerà nella sua arte questa cultura, così diversa da quella mediterranea, fin qui sua cifra stilistica prediletta.    




A Firenze ha portato la sua ultima novità  Odor 93la prima fragranza prevalentemente floreale della sua collezione 
O almeno, così me l'ha presentata lui stesso, anche se ora sui siti specializzati la vedo descritta come un "orientale fougére"...
Al naso, io l'ho percepita infatti carica di fiori e mi è piaciuta subito, essendo un'amante del genere.
Non posso però descriverla ora, non la ricordo abbastanza bene e non ne ho un campione da poter risentire con calma mentre scrivo, come ho fatto per le altre fragranze citate.
Mi riservo quindi una seconda esperienza appena possibile.

Fra uno stand  e l'altro, mi sono affacciata un paio di volte anche in Sala Conferenze : la prima volta per il convegno dedicato al Bergamotto, importante materia prima della profumeria.
Peccato non avessi abbastanza tempo a disposizione per restare fino alla fine, l'argomento mi interessava specie per i legami culturali con la Calabria, zona storicamente vocata alla coltivazione di questo prezioso agrume.



    
L'altro appuntamento è stato con "Profumo di Hotel", in cui si parlava di una nuova frontiera del marketing olfattivo applicato all'ospitalità. Fragranze create per grandi alberghi di lusso non sono una novità, ma quello che che Giorgia e Ambra Martone stanno facendo all'Hotel Magna Pars Suites di Milano è diverso.
Non solo si tratta del primo vero hotel-à-parfum del mondo, ma ora è divenuto anche un punto di riferimento per gli appassionati, ospiti e non, che possono esplorare il mondo delle essenze nel suo nuovissimo LabSolue ...di cosa si tratta ? Ve lo svelerò presto e con dovizia di particolari, dopo che avrò effettuato io stessa la visita  che ho programmato in loco.

Mi rituffo quindi nella calca e, ripassando dallo spazio di Kaon becco al volo Pierre Guillaume, inopinatamente libero per una trentina di secondi.  
Che dire, è sempre un piacere anche solo vederlo, sarebbe sciocco far finta di no.
Da brava tardona, mi fermo a salutarlo e a scattare la foto di rito, non senza che lui gentilmente mi illustri Shermine, una nuova fragranza della sua collezione Huitième Art .



Si tratta di un Iris vellutato, caldo e speziato: un profumone da pelliccia, come si diceva un tempo, che forse non andrà a genio a quei fans di PG che impazziscono per altre sue interpretazioni meno "classiche".
A me piace, forse proprio perchè  ormai sono stanca di certe sperimentazioni spinte all'estremo, con risultati spesso imbarazzanti.
Appartengo alla generazione per cui un profumo deve sapere di buono e, possibilmente, non ripugnare a chi mi sta intorno: il resto per me sono odori.

Questo non significa che non esistano nuove proposte anche originali, pur nel solco del vecchio "buon gusto": un esempio sono i profumi di Angela Ciampagna, persona oltremodo squisita nella sua modestia.
Angela è davvero un'artigiana, nel suo laboratorio di Atri lavora con umiltà e perizia e, com'è giusto, sta ottenendo il successo che merita, specie all'estero.
Fermarmi da lei è stata un'altra boccata di aria fresca, pur nell'atmosfera resa soffocante dalle luci artificiali e dai mille effluvi ormai dilaganti nei corridoi.


     
A Firenze però, ci sono stati anche appuntamenti mancati: come da Campomarzio 70, distributore di marchi prestigiosi il cui spazio era perennemente impraticabile per affollamento.
Oppure, come da Maria Candida Gentile, altra profumiera che stimo e che avrei voluto salutare: mi sono accontentata di annusare velocemente il suo nuovo Elephant and Roses, ma mi riprometto quanto prima un'intervista approfondita con lei, che è un'altra sensibile viaggiatrice.

Infine, sull'onda dell'emozione di una recente lettura, mi sarebbe piaciuto conoscere Laura Tonatto e chiederle del suo intrigante "Profumo di Leonardo", presentato in Sala Conferenze il giorno prima e quindi a me interdetto.
Al suo secondo stand, dedicato alla linea "Essenzialmente Laura" l'ho vista impegnata in un'intervista televisiva. Mi sono quindi fermata all'altra postazione, perchè volevo almeno sentire "Oltre", un profumo di qualche anno fa, ispirato al personaggio di Alessandro Magno. 




  
Proprio come avevo letto nel libro "Storia di un naso", vi si avverte l'odore dell'immensità oceanica, davanti alla quale il condottiero si fermò, per la prima volta vinto dalla natura.  
Fra pochissimo verrà inaugurata anche a Torino, città di origine di Laura, una nuova Galleria Olfattiva e spero di potervi presto programmare una visita.

Prima ho scritto "infine" ? Sbagliavo. Proprio all'ultimo momento, come una carbonara (non intesa come pasta, ma perchè ero già uscita e non potevo più rientrare, vedi diktat di cui nel primo post) ho incontrato Fabio Bagnasco ed Eva Drammis di Triquetra Profumi. 

Non avevano uno stand all'interno della manifestazione, ma quando ho saputo che sarebbero stati presenti, ho preso un appuntamento "fuori Pitti" per conoscerli e sentire le loro fragranze.
Ne avevo letto ottime recensioni da parte della titolare di una profumeria di Rimini e anche le descrizioni trovate sul sito dell'azienda mi avevano incuriosito.



Ebbene,immaginate un trionfo di accordi agrumati colorati di spezie, bergamotto, mandarino giallo e verde, e ancora scorze e fiori di arancio, con un fondo mielato di incenso e legni chiari : anche se ci provate, non potrete mai avvicinarvi alla sorpresa che avrete quando sentirete Anymus.

Nella sua versione crepuscolare (Aymus La Sera) che a me piace ancora di più, la gioia di una giornata di sole si addolcisce nel mistero  delle foglie e della polpa del fico, dei gelsomini, del petit grain e dell'ambra.
Guarda caso, anche qui si manifesta l'essenza della Sicilia, terra di profumi ancestrali ed eterni.
Sono impaziente di sentire Mystico, la terza fragranza della linea che dovrebbe uscire in ottobre: nota predominante il Cipresso, messaggero notturno che  unisce Cielo e Terra...


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5 commenti

  1. Ottimo post, come tuo solito Wanda. Buon fine settimana!

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    1. Grazie Bettina! Sei anche tu appassionata di profumi?

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  2. E' un gran bel leggere ...e le fotografie sono magnifiche!

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  3. Anymus gran Profumo!

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