Pasticceria da sogno a Milano

Pubblicato il 3/14/2016

Pasticceria des Reves Milano


Milano ultimamente mi sorprende, per come si sta vivacizzando in città l'offerta gastronomica. 
Si sa, il cibo in questo momento "tira" e si vede dal proliferare di locali di ristorazione di tutti i tipi e di  tutti i temi, quasi come se mangiare fosse uno dei pochi, se non l'ultimo, dei piaceri rimasti a portata di tutte le tasche. 

Ben venga quindi anche la ventata di novità che si svelano via via anche nel settore del dolce, con aperture di insegne di altre tradizioni pasticcere assolutamente nuove in città.

Come ad esempio La Pâtisserie des Rèves, che ha aperto da pochi mesi le sue straordinarie vetrine nell'elegante Corso Magenta a Milano,  regalandoci la possibilità di varcare la soglia ed entrare nel fragrante mondo della pasticceria francese con le sue viennoiserie e i suoi celebri dolci, dai nomi più o meno noti.

Per viennoiserie si intendono tutti quei dolci lievitati, o in sfoglia che appartengono, in Francia, più al mondo della boulangerie (panetteria) che alla pasticceria. La Patisserie tradizionalmente è legata ai dolci alla crema o a base di salse dolci, più vicina alla gelateria e confetteria.

Il negozio è impostato sui toni del rosa, del rosso e del beige e, al posto della vetrina pasticceria, è stato creata una isola centrale, visibile dall'esterno, con l'esposizione delle specialità dolci della giornata sotto delle grosse campane di vetro che si sollevano con un ingegnoso sistema a carrucola.

Pasticceria des Reves Milano


E sotto le campane, eccoli qui alcuni capolavori di maestrìa anche stilistica: una Saint-Honoré con la panna montata e gli choux caramellati d'ordinanza ma in una insolita veste rettangolare che, non so perché, la faceva sembrare più leggera; la Tarte Tatin con un perfetto e alto strato di mele caramellate, che, sì è vero, mi ha fatto ritornare al palato il gusto burroso e un po' "bruciato" del dolce (è vero che mi faccio ingolosire dalla vista); la Charlotte alle Mele, un tronco dalla ricopertura dorata (almeno così mi sembrava); la famosa Paris Brest, dedicata alla celebre corsa ciclistica, con la perfetta circolarità della pasta da choux , ricoperta di granella di nocciole e ripiena di una ricchissima crema al gianduia.

Anche qui però, non sono stata "assalita" da quella piacevole mescolanza di profumi di burro, vaniglia, zucchero a velo o caramellato che mi sarei aspettata. 
Si vede che oggi l'occhio (oltre al gusto naturalmente) deve essere appagato più dell'olfatto, ed è un po' un peccato... perché se è vero che "i dolci hanno un potere straordinario, quello di far rivivere alcuni momenti preziosi nascosti nella memoria", come recita il menù, questo potere non è permesso, stranamente, non in prima battuta perlomeno, all'olfatto.



E di ricordi e "momenti preziosi" la bella pâtisserie è comunque impregnata, a partire, ovviamente, da quelle Petite Madeleine conosciute da tutti per il loro potere di evocare infanzie serene.

Per fortuna, c'è anche lo  spazio, raccolto e silenzioso, affacciato su un antico cortiletto, per sedersi con calma a degustare anche un semplice caffè, possibilità che purtroppo non tutte le pasticcerie riescono ad offrire, soprattutto di domenica pomeriggio, giorno della mia visita.

Cosa abbiamo assaggiato? Io, eternamente a dieta, mi sono "limitata" a un piccolo chou (o cavolino!) alla crema al lime e la mia amica, perché in pasticceria bisogna peccare almeno in due, a una Paris Brest formato monoporzione, ottima e abbondante. 
Un'amica "guida" esperta dei dolci della pasticceria,  perché ha vissuto a Parigi tre anni e mezzo e ritorna in Francia almeno due volte l'anno.

Il menù racconta anche di altri dolci d'oltralpe meno conosciuti, come il Kouign Amann, un dolce in sfoglia dalla Bretagna, (kouign amann in bretone vuole dire dolce/sfoglia di burro), lo Chausson alle mele (un calzone in sfoglia ripieno di composta alla mele), i Financieres, dolcetti di pasta spugnosa simili ai muffin, e molti altri oltre a una selezione di Quiche con diverse farciture anche da asporto.

In vendita anche le specialità confezionate de  La Pâtisserie des Rèves: dalle creme a tartiner (da spalmare) al caramello, al gusto pralinato, ma anche alla Fragola, alla Pesca, al Rabarbaro, alle piccole confezioni di Madeleine, di Langue de Chat, di Granola, di Sablé a la Rose e altri biscotti, dai Sucettes (leccalecca) à la fraise ai Bonbon o ai Guimauves (più conosciuti in Italia come marshmallow) e a divertenti sacchettini di zucchero rosa.

Una curiosità: i guimauves si chiamano così perché originariamente erano realizzati utilizzando una mucillagine proveniente dalla pianta di malva. Oggi la ricetta è a base di zucchero, bianco d'uovo e gelatina.

La Pâtisserie des Rèves
Corso Magenta 7
Milano
Orari di apertura: Lun-ven 7.30- 20
Sabato 8-20
Domenica 9-18

Questo articolo è stato scritto da Susanna Berretta  per Viaggi, Luoghi e Profumi.
La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi.








3 commenti

  1. Che meraviglia, mi hai fatto venire l'acquolina! Impazzisco per la Tarte Tatin...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io, leggendo il post di Susanna, non vedo l'ora di andare a fare qualche assaggio!

      Elimina
    2. Possiamo andare insieme prossimamente ad assaggiarla no?
      Fra un mese avrò più possibilità!

      Elimina