A giro per Capoliveri ... con Cate

Pubblicato il 8/30/2016

Capoliveri, Isola d'Elba - Foto Gregory Zeier - Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2591702

Scriveva bene un mio contatto di Facebook in questi giorni, riguardo al fatto che scoprire un luogo con una guida turistica permette anche di "farti vivere frammenti di vita e trasformarti in un cittadino/a temporaneo".
Anch'io l'ho sperimentato andando, letteralmente "A giro con Cate" ossia Caterina Signorini, guida, che a Capoliveri ci vive  da una ventina d'anni, "emigrata" sull'isola di smeraldo dalla nativa Certaldo.

Caterina organizza delle rilassanti, istruttive e curiose passeggiate "metamitiche"  (in Toscana si chiamano "girate" ) per il suo paese d'adozione, con tanto di aperitivo finale. Un modo diverso per scoprire un luogo che già conoscevo, ma che ho veramente assaporato con un altro spirito e divertimento, entrando anche in contatto con persone del luogo.

Ho scoperto diverse cose che non sapevo, come ad esempio che il territorio di Capoliveri, che si eleva nella parte sudoccidentale dell'isola dell'Elba, era, fino agli anni '50, un'unico vigneto.
In effetti, a ottobre si festeggia ancora oggi la Festa dell'Uva, quest'anno dal 2 al 4 ottobre. 

Principato dell'Elba di napoleone Bonaparte - J.B. Tardieu. opera rilasciata nel Pubblico Dominio

La Villa di San Martino  di Napoleone a Portoferraio By Edisonblus (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons


Ho appreso anche come i capoliveresi (a differenza degli altri elbani) siano stati sempre restii,  se non ostili, a rendere onore a Napoleone Bonaparte, che regnò sull'isola,  per nove mesi, dal 5 maggio 1814 al 26 febbraio 1815.

Del resto, riferimenti al carattere indipendente degli abitanti si trovano già nell'antico nome della zona, caput liberum, se si prende per buona questa etimologia. 
In realtà liberum sta anche per Libaro, uno dei nomi dati al dio romano Bacco e, secondo alcune fonti, il territorio con tutti i suoi vigneti era consacrato al culto del dio dell'ebbrezza.
Dell'antica  fortezza e delle sua mura, già di origine etrusca, non rimangono tracce, soprattutto perché Capoliveri venne depredata e distrutta a più riprese dalle incursioni di pirati turco-barbareschi nel XVI secolo.



Capoliveri, isola d'Elba
Capoliveri Isola d'Elba

Il nucleo storico del borgo medievale  si raccoglie intorno alla chiesa di Santa Maria Assunta, con il suo inconfondibile campanile, le sue vie lastricate, i vicoli ( chiassi)  laterali, gli slarghi e le piazze che si aprono verso i versanti sud e sud ovest dell'isola e il mare. Animato da  negozi e botteghe, locali, caffè, ristoranti è affollato in piena stagione di tardo pomeriggio e sera.

Nella nostra girata, abbiamo incontrato Leonardo, un giovane capoliverese doc, che vive come ultimo "anarchico" in una delle poche cantine rimaste nel borgo, un tempo pertinenti a ogni abitazione e che, grazie a Caterina, abbiamo potuto visitare. Leonardo ha il suo vigneto e produce ancora il vino come facevano un tempo i suoi antenati.



A conclusione del giro, un aperitivo sul muretto di via Silvio Pellico dove Simone ha aperto "Uscio e bottega" (lui effettivamente vive sopra il locale) dove si gusta un più che rinforzato aperitivo a base di formaggi e salumi selezionati, verdure conservate e sottolio, un ottimo pane a lievitazione naturale  e una scelta di vini o birre di produzione locale .

Di giorno tutto il promontorio e la costa del territorio di Capoliveri e è punteggiato da una quarantina di  spiagge e cale di ogni tipo, grandi o piccole, attrezzate o selvagge, con sabbia o di ciottoli, per ogni esigenza. 
Nella zona più a sud del Monte Calamita è possibile visitare le Miniere, o accedere a piedi ad alcune delle selvagge spiagge sottostanti. Se si è amanti della mountain bike non mancano i percorsi appositi  visto che Capoliveri è anche sede, in primavera, di una gara del campionato mondiale di MB.


Isola d'Elba
Isola d'Elba


Se si desidera visitare il borgo storico specie dopo le 20, nei mesi di luglio e agosto, meglio parcheggiare nel grande parcheggio presso il cimitero, all'incrocio per Naregno e poi raggiungere il borgo con dei bus navetta o a piedi.
Un altro parcheggio multipiano a pagamento si trova sulla strada di circonvallazione vicino a Piazza del Cavatore.

Credits:
http://www.infoelba.it/scoprire-elba/comuni-paesi/capoliveri/
https://www.facebook.com/agiroconcate/?pnref=story


Questo articolo è stato scritto da Susanna Berretta per Viaggi, Luoghi e ProfumiLa riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi.




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