Profumi in viaggio a Pitti Fragranze 2016 - Seconda parte

Pubblicato il 9/27/2016

Carovane di Mercanti


Prosegue la mia visita a Pitti Fragranze, sulla traccia di profumi che evocano luoghi e paesi lontani. Dalla sacra foresta di Lankaran, in Azerbajian, il mio viaggio olfattivo prosegue verso Oriente, fino alle sognanti atmosfere della Thailandia, infuse nelle meravigliose fragranze di Parfums Dusita.

Dopo il brillante esordio a Esxence Milano, Pissara Umavijani fa ancora centro con le due nuove fragranze presentate a Firenze.
La Douceur de Siam emana davvero tutta la dolcezza della sua terra : in apertura, è un trionfo fiorito di frangipani, rosa di maggio, champaka , ylang ylang, garofano e foglie di viola.

Nel cuore, affiora un inedito blend di cannella e Thai Chalood Bark, un accordo di vaniglia legnosa e speziata tipico, dell'antico regno del Siam. Sandalo di Mysore, assoluta di vaniglia e ambra, caratterizzano le note di fondo di questa squisita Eau de Parfum. 

Thailandia

Parfums Dusita

Come se non bastasse,  Pissara ha confermato il suo raro talento con Le Sillage Blancmolti lo hanno paragonato a Bandit, celebre fragranza "vintage" opera di Germaine Cellier. Io non ricordo Bandit, che ho sentito anni fa ( mentre ricordo bene Vent Vert, della stessa Cellier) ma riconosco in Le Sillage Blanc la classe e l'allure dei grandi profumi del passato, sebbene in chiave moderna e assolutamente originale.
Esordisce con fiori d'arancio, neroli e ylang ylang, per aprirsi poi in un cuore quasi maschile di cuoio inglese, artemisia e galbano di Persia.
Nelle note di fondo, emerge un misterioso accordo di rari semi di ambretta indiana, assoluta di muschio e patchouli. Incantevole.

In un momento in cui la profumeria "di nicchia" soffre di una sorta di omologazione, che  inizia ad offuscarne l'immagine, le fragranze di Parfums Dusita spiccano, insieme a poche altre, fra una miriade di proposte spesso uguali a se stesse.
Pissara non segue  tendenze di moda o trend di mercato: semplicemente, nelle sue composizioni comunica lo spirito antico delle sue origini, fatto di grazia e saggezza.

Dune al tramonto
Sheiduna di Puredistance

Subito dopo, allo stand di Puredistance mi trovo immersa nel mistero del deserto, nella luce calda di un tramonto che accende le sabbie di bagliori dorati.
Sheiduna, nuovissima fragranza della maison, parla di una femminilità segreta ma regale, evocando le raffinatezze di una corte persiana in movimento fra le dune. 

Dove sarà diretta la Sheika, la cui bellezza  è celata dai tendaggi del baldacchino sul quale viaggia? La sua presenza si manifesta solo nel sensuale soffio di profumo sprigionato dai veli, quale promessa di convegni amorosi, fiammeggianti come gli ultimi raggi di sole.
Cécile Zarokian, giovane naso indipendente parigino, ha saputo ben interpretare l'idea creativa di Jan Ewoud Vos, fondatore di Puredistance, coniugando il concetto di femminilità sinuosa simboleggiata dalle dune, alla dimensione rarefatta di uno spazio dove i miraggi sono realtà e l'orizzonte un inganno.

Come per tutte le altre fragranze Puredistance, anche per Sheiduna sono state scelte le materie prime più rare e preziose : limone, mandarino, ribes nero e aldeidi per le note di testa; rosa Bulgara, geranio, chiodi di garofano per il cuore; vétiver, patchouli, ambra, benzoino, mirra, incenso, fava Tonka, vaniglia e muschio per le suadenti note di fondo.

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Eperdument di Antonio Alessandria

Più nostalgico il viaggio amoroso che Antonio Alessandria racconta con Éperdument: siamo in Sicilia, nella prima metà del XX° secolo, una giovane sposa lascia la famiglia per incontrare lo sconosciuto che sarà suo marito. 

Molti anni dopo, ritorna in visita nella sua terra di origine e, avvicinandosi alla terraferma dal mare, ne ritrova tutti i profumi perduti: in lontananza, dalla costa arrivano sentori di finocchio selvatico, mescolati a spruzzi di schiuma marina sollevati dal vento. 
Avvicinandosi alla riva, ecco un accordo floreale di caprifoglio, fior d'arancio, gelsomino e mughetto cui, nelle note di fondo, subentrano accordi di soffici legni, muschi e ambra.

Éperdument è la quintessenza della femminilità che non sfiorisce col trascorrere del tempo e che si identifica con lo spirito naturale di una terra di raffinata cultura.
Mentre scrivo, mi rendo conto di quanto la personalità di un compositore di profumi possa trasparire dalle sue creazioni: Antonio Alessandria è un gentiluomo di altri tempi e la sua delicatezza di modi la si ritrova nelle sue fragranze.  

Ma il mio viaggio fra i profumi del mondo avrà termine nel prossimo post...

Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o  parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi




  

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