Nelle fragranze del Giardino dell'Eden, a Esxence 2017 - #1

Pubblicato il 4/13/2017



Quest'anno la mia visita a Esxence si è concentrata nello spazio di un solo giorno.  
Sfinita dalle fatiche di un'emergenza familiare, avevo solo voglia di calore umano e semplicità.
Perciò, ho deciso di impiegare il poco tempo a disposizione per fare un rapido giro,salutando le persone che stimo e considero amiche, senza comunque cercare a tutti i costi la novità eclatante o di tendenza. Nonostante questo, non sono mancate le sorprese.

E' stato così che mi sono fermata da Roberto Dario, "esploratore di essenze perdute" che debuttava a Milano come naso delle tre linee presentate da DFG1924
Nato nel 1924 in provincia di Treviso come liquorificio e laboratorio farmaceutico, diventa marchio di profumeria nel 2014, raccogliendo l'eredità del suo fondatore Giustino Della Favera.
La linea Spezieria Officinale rivisita infatti alcune delle formule storiche di acque profumate dell'antico laboratorio, con delle eleganti Eau de Parfum che si rifanno alle 5 principali famiglie olfattive della profumeria.
  


Delicatezza e portabilità sono invece l'ispirazione della gamma Acque Odorose : tre Eau de Toilette dai nomi suggestivi, in cui immergersi con generosità, senza paura di esagerare.
Infine, i due raffinati Asolo Perfumes, specificamente dedicati all'incantevole borgo veneto, definito da Carducci la "città dai cento orizzonti".
Qui, fra le sue colline, l'esploratrice e scrittrice inglese Freya Stark trascorse buona parte della sua infanzia e anche gli ultimi anni, al termine di una vita di viaggi avventurosi.

In fiera, ero rimasta colpita da Aroma Vivienne, un voluttuoso ambrato orientale, disponibile anche come profumo in crema; risentendo i campioni a casa però, fuori dalla confusione odorosa degli stand contigui, mi sono innamorata delle note de Il Giardino di Freya : un fiorito verde, reso intrigante dall'ombra di uno stagno di gigli acquatici e da sfumature di terra umida e legni. 
Non mi stanco di risentirlo sul polso e sogno di poter visitare un giorno il vero giardino della casa di Freya Stark.

Mi riprometto infatti di approfondire la conoscenza di questo marchio, che, con alcuni altri, conferma come la maggior parte delle vere novità nella profumeria artistica parli ormai italiano. 


Come da Giovanni Sammarco, giovane profumiere italiano che da qualche anno ha scelto di vivere e lavorare in Svizzera.
Pur se le sue precedenti creazioni non erano nelle mie corde (salvo forse il femminilissimo Ariel)  ne era apprezzavo comunque la costruzione sapiente e l'originalità.

In Naias invece, ho trovato anche una fragranza che porterei senza esitare: sarà perchè sono un'amante della violetta che qui,  a dire il vero, par diventare il deus-ex-machina della composizione, più che la protagonista.
Purtroppo non ne possiedo un campione che possa aiutarmi a rinnovare e a trasmettervi la sua suggestione a distanza di tempo, ma il ricordo che ne conservo è quello di un profumo nostalgico ma luminoso, dove ai fiori preziosi si mescolano sentori fruttati e riflessi ambrati.


Fuggevoli impressioni olfattive anche da Antonio Alessandria che, con la sua abituale cortesia da gentiluomo di altri tempi, mi ha fatto sentire in anteprima la sua nuova fragranza, che presenterà ufficialmente in settembre a Firenze.
Sarà ispirata al famoso ballo del "Gattopardo", di cui promette di evocare tutta la raffinata, decadente eleganza e la passione sottesa all'incontro di due giovani innamorati assetati di vita.

Ovvio che ora non ne ricordo più le note e non saprei come descriverla in dettaglio: ricordo solo che al momento mi è piaciuta molto e attendo con interesse di poterla risentire per dissiparne il mistero. 

Continua...


Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o  parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi



  





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