Kastelli, il cuore pagano di Patmos

Pubblicato il 9/27/2013



Pochi lo sanno, ma dal VI al IV secolo a.C. Sotto il dominio degli Ioni , a Patmos esisteva una fiorente città, centro di commerci ed esportazione, che contava quasi 15000 abitanti.

L'acropoli sorgeva sul colle di Kastelli, alle spalle del porto di Skala, su un'area che includeva numerosi templi dedicati a Zeus, Apollo, Dioniso ed Artemide
A quest'ultima, dea lunare degli animali selvatici e delle giovani vergini, in quanto protettrice dell'isola era stato eretto un grande tempio anche nel punto esatto in cui, qualche secolo più tardi, fu costruito il Monastero di San Giovanni il Teologo.

Da allora, il passato pagano di Pátmos e' stato eclissato dalla magnificenza cristiano - bizantina grazie alla quale l'isola e' da tempo famosa in tutto il mondo.
Che lo si sia dimenticato però, non significa che non sia mai esistito  : seguendo il sentiero n. 3 che sale da Skala, si raggiunge il sommo della collina dove restano ormai le ultime tracce di quel glorioso passato. 




I resti di un'antica scala, porzioni di mura ciclopiche, frammenti di terracotta sparsi un po' dovunque...sembra tutto cancellato e frequentato solo da greggi di capre. 

Nonostante questo, anche qui il cristianesimo ha voluto riaffermare la sua predominanza edificando una chiesetta, bianco baluardo contro le minacce di un'antica fede (forse) estinta.

Basta però mettersi in ascolto per sentire ancora, nel vento che sibila fra i ruderi, gli echi di quella civiltà ricca e felice e delle antiche esistenze che  si sono succedute in questo luogo. 

Se non altro, vale la pena di salire a Kastelli anche solo per godere dello splendido panorama : nelle giornate limpide infatti, lo sguardo spazia  non solo sulla Chora, le coste e gli isolotti satelliti di Patmos, ma anche a ovest sulle isole di Ikaria, Fourni e Naxos, mentre a est si vedono Lipsi, Arki , Agathonissi e Samos.

L'escursione è magnifica al tramonto, che da qui e' spettacolare : ancor più suggestivo quando, mentre il sole scende nel mare, nel cielo sale la pallida luna simbolo di  Diana Cacciatrice.

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