La sferzante fragranza del selvaggio Molise

Pubblicato il 11/10/2015

Molise, Castello di Civita di Bojano


Sono stata in Molise per la prima volta pochi giorni fa e ancora ricordo con nostalgia i suoi spazi infiniti, i silenzi dei borghi medievali e il penetrante aroma della sua vegetazione.
Aroma che sale dalla terra e viene diffuso a grandi distanze, grazie anche al vento teso e sferzante che lì chiamano Voìra.
Voìra  è anche il nome della prima fragranza della linea "I profumi di Sant'Elena", creata nell'ambito di un progetto articolato di promozione culturale e turistica del territorio, promosso a Sant'Elena Sannita, di cui ho già scritto in diversi post.

Ora invece, per gli appassionati di profumeria, voglio descrivere la fragranza così come la ricordo.
Voìra esordisce con impeto, grazie agli accordi selvatici  del timo e della salvia che fioriscono sulle colline. 
A queste, subentrano la gentilezza solare della ginestra, l'aroma speziato del mirto e la verde, misteriosa essenza delle foglie di fico. 




Al fondo, il muschio vegetale e il legno di quercia  riaffermano il carattere maschile  della fragranza. Infine, una originale nota di ossido di zinco, a rievocare l'odore dell'acciaio che emana dalla rota dell'arrotino in azione. 

Gli appassionati apprezzeranno senz'altro l'alta concentrazione del profumo (20%)  così come la sua eccezionale  persistenza.  

Voìra è un' Eau de Parfum dal carattere deciso e affilato, che incarna perfettamente lo spirito del Molise, fondendone le essenze naturali con quelle del lavoro umano del suo popolo.

Sarà in vendita a Natale, nelle profumerie di proprietà dei santelenesi presenti a Roma.
Oppure, lo si potrà acquistare anche presso il Museo del Profumo di Sant'Elena Sannita, che su richiesta lo potrà spedire anche in tutta Italia.

Questo articolo è stato scritto per Viaggi, Luoghi e Profumi.
La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi.









      


  

  

Nessun commento

Posta un commento