In viaggio con Luigi Cristiano, alla ricerca del Loto Blu

Pubblicato il 2/26/2016

Nimphaea Cerulea


Pensavo di rimanere un paio d'ore e invece mi sono trattenuta anche a pranzo e ben oltre. D'altronde, non potevo fare altrimenti, presa com'ero dalle formule e dai rari ingredienti che Luigi Cristiano traeva per me dal suo scrigno di tesori odorosi. 

Così, nel soggiorno di una normale casa milanese, ho potuto toccare e annusare materie prime leggendarie, ormai quasi introvabili : il vero Muschio animale, ancora raccolto sui sentieri himalayani, frammenti di Ambra Grigia rinvenuti su litorali selvaggi, il mitico Nardo e un  elisir di Patchouly vecchio di mezzo secolo, quasi solidificato, ma ancora raffinato e potente.

La mia passione per le fragranze floreali è stata soddisfatta da un soave estratto di Tuberosa ma, dove Luigi mi ha sorpreso di più, è stato nel suo talento di trarre profumi da qualunque cosa abbia a portata di mano, che siano ruta del suo terrazzo o mandorle amare pestate in un mortaio.





E così, siamo partiti insieme per un viaggio olfattivo intorno al mondo, condividendo l'amore per la ricerca di luoghi e paesi caratterizzati da una peculiare cultura olfattiva.
Non è un caso che tre anni fa, subito dopo aver aperto questo blog, io abbia trovato e letto avidamente un libro, intitolato "Viaggi e profumi" scritto proprio da Luigi, in collaborazione col giornalista ed antropologo Gianni De Martino.

Anche Luigi Cristiano infatti è attratto dall'aspetto etnobotanico ed antropologico di piante e materie prime da profumo ed è questa l'ispirazione che lo guida nella scelta dei suoi itinerari olfattivi.

Rose della Turchia e del Marocco, Vaniglia del Messico, Tiarè, Ylang Ylang e Frangipani della Polinesia, ma anche Licheni del Vesuvio, : nel libro, ogni percorso geografico si dipana seguendo una penetrante traccia odorosa, che racconta anche storie e culture altre. 





Prossima meta sognata, la Thailandia, alla ricerca del misterioso Loto Blu che fiorisce sui suoi specchi d'acqua e che in quel paese viene ancora coltivato, per l'estrazione di resine e tinture.
Ricca di significati simbolici, la Nimphaea Cerulea tanto cara agli antichi Egizi, sembra riemergere dal passato con tutta la sua carica di fascino.  
Dolcemente profumato, il sacro fiore del Loto Blu era attributo di Nefertem, "Signore degli Odori" e lo si trova raffigurato sulle pareti degli ipogei tebani, come promessa di rinascita. 

In attesa di riprendere i suoi viaggi, Luigi continua la sua opera di erborista ma, soprattutto, di docente.
A Bologna, nell'ambito delle attività di Smell Atelier, da alcuni anni conduce "La Nota Gradevole" ( anche titolo di un altro suo libro) un ciclo di incontri nei quali insegna ad altri appassionati l'arte di comporre profumi, ma anche unguenti, polveri, candele e incensi fragranti.



Quando sono andata a trovarlo, stava appunto lavorando alle formulazioni di un profumo solido e di una candela, ispirata al Cantico dei Cantici, da proporre agli iscritti del prossimo seminario.

Luigi sogna un'epoca dove ognuno avrà la capacità di comporre la propria fragranza, anche utilizzando piante e sostanze di uso quotidiano, in una sorta di ricerca personale legata all' ambiente.
   
Riguardo alla profumeria, sia commerciale che di "nicchia", pensa che a fare la differenza in futuro saranno i diversi metodi di estrazione, restituendo carattere alle diverse fragranze in un panorama ormai pressochè omologato dalla ricerca del profitto. 

Intanto, medita di fondare un suo "cenacolo" privato, dove comporre profumi e scambiare le sue conoscenze col talento e l'intuito creativo di pochi allievi - collaboratori...  
Quando questo avverrà, spero di esserci anch'io.


Informazioni e dettagli sul sito www.profumiere.it

Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi.
La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi.






























  














   






      

Nessun commento

Posta un commento