Noi al 'Fuorisalmone': Esperienze Olfattive a tavola (Experience Smell Tasting)

Pubblicato il 4/26/2016


Ol_factory Set



Giorni frenetici quelli della Milano Design Week : il Salone del Mobile, il Fuorisalone, o meglio  i  Fuorisalone,  negli almeno sei distretti metropolitani dedicati al design, con diverse centinaia di eventi spalmati in meno di una settimana,  dal centro città alle periferie.

Giorni che spesso preferisco evitare, pur rimanendo ogni volta piacevolmente colpita dall'atmosfera movimentata, giovane, dinamica che si respira a Milano e anche curiosa di vivere direttamente qualche esperienza.

Anche per mancanza di tempo, non sono riuscita a vivere quello che succedeva in città, se non per una rapida, e abbastanza infruttuosa toccata e fuga in Brera: era sera tardi, le esposizioni e showroom erano già chiusi e - cosa incredibile - chiudeva alle 20 anche una mostra dedicata allo street food in zona Lambrate. 

Wanda invece mi ha invitato ad accompagnarla ad un evento-presentazione che sembrava uscire dai soliti schemi, offrendo un'esperienza stimolante per entrambe: una degustazione olfattiva di cibo.


Orto, Erbe e Cucina

Experience Smell Tasting


L'appuntamento, in orario aperitivo, era da Orto, erbe e cucina un nuovo locale  nei pressi di Corso Genova, dedicato alla cucina a base di aromi stagionali, erbe aromatiche soprattutto, che possono anche essere acquistate in vaso e portate a casa. 

L'invito proponeva "la prima degustazione e cena olfattiva con set di prodotti "Ol_factory Set...." 
Interessante, mi sono detta, andiamoci, perché no?
L'evento era proposto da Fuorisalmone, un network di creativi cui piace andare "controcorrente".

L'esperienza olfattiva si è svolta nel minuscolo giardino-serra all'ingresso del locale, dove Tiziana Ponzio, la giovane designer creatrice del set,  ha presentato il suo progetto, pensato per "esaltare e amplificare la percezione dell'odore del cibo in ogni suo stato fisico : liquido, solido, aeriforme". 

Presentazione esperienziale in diretta, che ha fatto lavorare il nostro olfatto a contatto coi cibi contenuti nei vari "strumenti" del set, una serie di divertenti ed eleganti accessori da tavola, alcuni molto interessanti anche per i ristoratori, altri a mio avviso forse più pretestuosi.

Experience Smell Tasting


Abbiamo iniziato cercando di indovinare quali erbe o spezie si sprigionavano dal curioso ventilatore-macinatore chiamato "Aroma" in cui l'ingrediente, foglie di rosmarino e di menta  nel nostro caso, viene inserito in una camera di ventilazione da arieggiare con l'uso di una pompetta da profumo, per poi passare alla macina.

Quindi abbiamo annusato su  mouillettes un'acqua alimentare  di rosa  e un olio evo vaporizzati da Nebula, che ha l'aspetto di una bottiglia di profumo: questa esperienza non mi ha particolarmente convinto, in particolare con l'olio, la cui ricchezza olfattiva non riesce a sprigionarsi adeguatamente con la sola nebulizzazione.

Ol_factory Set : Nebula

Bicaroma - Experience Smell Tasting


Più soddisfacente la prova successiva con Bicaroma, una piccola ampolla che richiama i bicchieri da degustazione usati dagli assaggiatori professionali: la sua forma convoglia molto meglio gli aromi dell'olio, anche perchè permette di scaldarne la base tra le mani.  
Sarebbe un oggetto grazioso da utilizzare come piccola oliera, anche per quei ristoranti che offrono una selezione di oli pregiati alla carta.

Siamo stati poi invitati a indovinare le pietanze nascoste da tre "alambicchi"  chiamati Giglio, imbuti rovesciati in vetro, chiusi da un tappo inalatore che consente di concentrarsi sull'aroma delle pietanze contenute, esalato sotto forma di vapore. 

Infine, la prova forse più impegnativa: combinare tra loro, secondo la teoria del food pairing, due tra i tre aromi percepiti, appartenenti ad altrettanti alimenti nascosti dalle cupolette in acciaio di Organo.


Giglio : Experience Smell Tasting


Experience Smell tasting : Ol_factory Set


Questo strumento, che si ispira all'organo del profumiere, consiste in un vassoio in legno dall'aspetto molto professionale, che contiene tre  cupolette forate da cui, per mezzo di inalatori a doppio condotto, si possono combinare gli aromi che al nostro naso si sposano meglio tra loro.

La teoria del food pairing alla base di questa prova, sostiene che alcuni abbinamenti alimentari azzeccati o gradevoli, ma anche decisamente insoliti  (ad esempio, caviale e cioccolato bianco, il match alla base della "scoperta" di questo controverso metodo di analisi, oppure ostriche e kiwi o fegato di maiale e gelsomino... ) siano confermati dall'avere in comune, nel loro profilo olfattivo (di cui esistono i database a livello scientifico) alcune molecole. 

Da questa teoria, o meglio ipotesi di lavoro e strumento di ispirazione culinaria, sono derivate pratiche che riscuotono grande successo tra i sostenitori della gastronomia molecolare.

Terminata l'originale presentazione, ci siamo accomodate a cena.
Una cena che pensavamo avrebbe sublimato il percorso appena fatto, ma che non ha soddisfatto le aspettative.
Quantomeno, non ha saputo regalarci quella curiosità aggiuntiva e le nuove sperimentazioni che ci aspettavamo, a naturale proseguimento della peculiare esperienza vissuta.

Per dettagli su Ol_factory Set www.tizianaponziodesign.com

Questo articolo è stato scritto da Susanna Berretta per Viaggi, Luoghi e ProfumiLa riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi.


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