I profumi di Bologna. Seconda parte: Note di Cuore

Pubblicato il 11/24/2013

Scalinata all'Archiginnasio di Bologna


In un profumo, le note di cuore sono quelle che si avvertono dopo le note di testa. Hanno bisogno di tempo per svilupparsi, ma una volta sprigionate, formano la struttura centrale di una fragranza e diventano dominanti, finché dovranno cedere il passo sfumando nelle note di fondo.

Nell'evolversi dell'immaginaria piramide olfattiva che, secondo me, rappresenta Bologna, le note di cuore emanano dalla sua leggendaria cultura, che valse alla città un altro appellativo, ossia quello di "Dotta".
Basti solo ricordare l' Alma Mater Studiorum, l' Università riconosciuta come la più antica del mondo occidentale, tuttora meta ambita da studenti di ogni nazionalità.

Ecco quindi che, fra le note di cuore, troviamo in primo luogo l'odore dei libri, come quello che si avverte entrando nella storica Biblioteca Universitaria di via Zamboni, che conserva più di 700.000 volumi, oltre a manoscritti e incunaboli antichi.

Bibioteca dell'Archiginnasio di Bologna
Archiginnasio di Bologna, il Teatro Anatomico

O, poco lontano, nelle magnifiche sale della Biblioteca dell'Archiginnasio, specializzata in campo umanistico e nella storia del territorio.

Qui, nella suggestiva sala del Teatro Anatomico, si avverte ancora il sottile aroma dei legni pregiati con cui è stato costruito: cedro, simbolo di incorruttibilità e abete, albero sacro portatore di Luce.

Pochi sanno che a Bologna esiste inoltre una fra le più ampie raccolte private di testi su ricerca psichica, parapsicologia, esoterismo, medicina e filosofia : e' la Biblioteca Bozzano de Boni, che organizza anche incontri e conferenze rivolte agli appassionati delle "scienze di frontiera".



A volte però la cultura si presenta sublimata e materializzata proprio sotto forma di fiori e piante, come accade nell'Orto Botanico, che fa capo anch'esso all' Universita'.
Fu fondato da Ulisse Aldrovandi ( illustre naturalista, botanico ed entomologo) nel 1568, allo scopo di mostrare agli studenti di Medicina i "Semplici" ossia le piante officinali da cui si ottenevano i medicamenti dell'epoca.


In origine si trovava in un cortile di Palazzo D'Accursio, in Piazza Maggiore, da dove venne poi trasferito presso Porta S. Stefano e, più tardi, nella sua sede attuale di Via Irnerio.
In ogni stagione passeggiare qui riserva mille sorprese olfattive, grazie alla grande varietà di essenze e piante officinali presenti.  


Bologna, Orto Botanico

Orto Botanico di Bologna, il Giardino dei Semplici




Anche in un giorno d'autunno, come nella mia ultima visita, ho potuto godere della sua sinfonia sensoriale, forse più discreta, ma sottile e inebriante. 
Da vedere assolutamente il Giardino dei Semplici, ispirato all'antico modello dell' Aldrovandi, dove le specie medicamentose sono suddivise in sezioni a seconda dell'utilizzo farmacologico. 

Curiosamente, a Bologna, la scienza avallò anche la profumeria : la locale Commissione di Sanità, approvò infatti l'Acqua di Felsina, brevettata da Pietro Bortolotti nel 1827, come "vero e unico portentoso medicamento, conforto “aggradevole” contro morbi e malesseri". 
Del resto, già nel XVI° secolo, il Palazzo dei Notai (a fianco di Palazzo d'Accursio) ospitava ben tre profumerie : la Profumeria del Melone, Del Basilico e Dell'Elefante.




Nel 1876 l'Acqua di Felsina vinse la medaglia d’oro all’Esposizione di Filadelfia e a Parigi nel 1878, alla Exposition Mondiale ottenne l’unica medaglia assegnata a tale categoria, “per le vere sue qualità salubri e il suo gradevole profumo”, sconfiggendo le più blasonate maison francesi e inglesi e riscattando così la profumeria italiana dopo anni di declino.

Quando voglio immergermi in un' estasiante atmosfera profumata però, non posso sbagliare: un poco defilata, in una Galleria porticata non distante da Piazza Maggiore, mi accoglie con i sui tesori l'Antica Profumeria al Sacro Cuore, a tutti gli effetti una fra le note olfattive dominanti della città.



Profumeria al Sacro Cuore a Bologna
Profumeria al Sacro Cuore di Bologna

Lia Lo Brutto e Giovanni Padovan, coadiuvati dal gentilissimo e competente staff, sono infatti un punto di riferimento per gli appassionati di cultura olfattiva. Qui, se siete indecisi, nessuno insisterà per vendervi un profumo al primo colpo : vi consiglieranno invece di aspettare, per tornare dopo aver valutato le composizioni che avete provato nella loro evoluzione sulla pelle.
La scelta diventa così un vero itinerario sensoriale non solo nei misteri delle fragranze, ma anche nella scoperta di se stessi attraverso di esse.


Sotto le volte della Galleria in cui si trova il negozio, è possibile partecipare anche a presentazioni di nuovi profumi, con la partecipazione dei più rinomati "nasi" del momento.
Questo accade specialmente in maggio, quando a Bologna si svolge lo Smell Festival, che propone incontri e seminari dedicati alla cultura dell' olfatto, declinati sviluppando un diverso tema ogni anno.
Proprio al Sacro Cuore ho individuato alcune fragranze che, a mio avviso, potrebbero incarnare l'odore di Bologna. 
Fra tutte però, solo una a mio avviso riesce a rendere olfattivamente le sfaccettature della città.
Siete curiosi di sapere qual è? Ne trovate la scheda a questo link...


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